Il concerto triestino di La Fonte Musica

Il Festival di musica antica Wunderkammer ha portato a Trieste l’ensemble La Fonte Musica che ha presentato al Museo Sartorio un programma dal titolo DanteNova, tutto dedicato a Dante nel 700° anniversario della morte. Proprio questo anniversario ha dato vita al programma del concerto, poiché – come annota il direttore del gruppo e liutista Michele Pasotti – negli stessi anni, in cui Dante lasciava la sua dimora terrena, nasceva l’Ars Nova.

Nelle numerosissime celebrazioni dantesche di quest’anno, questa proposta da La Fonte Musica, risulta essere una delle più originali che denota non solo l’inventiva del gruppo, ma anche una profondissima conoscenza del repertorio del periodo. I compositori scelti per rappresentare questa sintesi di Dante e Ars Nova (da cui il titolo DanteNova) sono Antonio Zacara da Teramo (a cui l’ensemble ha dedicato un cofanetto di 4 CD dal titolo Enigma Fortuna), Paolo da Firenze, Guillaume de Machaut, Francesco Landini, Matteo da Perugia, Jacopo da Bologna, Anthonello da Caserta, Johannes Ciconia che uniti a brani gregoriani e di anonimo hanno dato vita ad una varietà di interpretazioni e hanno dato modo agli esecutori di mostrare una panoramica musicale quantomai variegata e immaginificamente diversificata.

Il numeroso pubblico presente ha così potuto fare assieme agli esecutori (i soprani Alena Dantcheva e Francesca Cassinari, il tenore Gianluca Ferrarini, il gambista Teodoro Baù e il liutista e direttore Michele Pasotti) un percorso guidato dall’Inferno dantesco sino al Paradiso, passando ovviamente anche per il Purgatorio.

Seguendo la contestualizzazione di Pasotti, i brani presentati, legati al periodo della fine del Trecento e degli inizi del Quattrocento, sono stati riferiti a ben precisi canti dalla Divina Commedia di Dante e sono stati interpretati con estrema cura, dando così agli spettatori una percezione di quello che una programmazione pensata e attenta può offrire anche ad un pubblico del giorno d’oggi.

Nel link qui sotto l’intervista a Michele Pasotti, liutista e direttore de La Fonte Musica.

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