Antonio Banfi e la sua ‘scuola’ tra filosofia e musica

Antonio Banfi e la sua ‘scuola’ tra filosofia e musica

Il libro offre un’accurata ricostruzione storica del pensiero estetico di Antonio Banfi – formatosi a diretto contatto con la cultura tedesca – e di come nel dopoguerra le sue idee vennero sviluppate dai suoi allievi Luciano Anceschi, Dino Formaggio, Enzo Paci e Luigi Rognoni. L’attenzione è focalizzata sull’estetica musicale come parte integrante del­l’estetica generale. Ampio spazio è quindi dato agli scritti di Luigi Rognoni, uno dei padri della musicologia italiana, e agli stretti legami di Rognoni con le riflessioni di Paci.

Luisa Antoni, diplomata in pianoforte, ha compiuto i suoi studi di estetica musicale presso l’Università di Trieste (con tesi di laurea su Musica e filosofia nel ’900: Pierre Boulez) e di Lubiana (con tesi di master su La via di Ansermet nella fenomenologia della musica contemporanea, e di dottorato su Antonio Banfi e il suo indirizzo nell’estetica musicale contemporanea).  Ha pubblicato saggi sull’estetica musicale e sulla storia della musica di Trieste, tra cui: Musica e coscienza nazionale degli sloveni a Trieste e nella Venezia Giulia (1848-1927) nei Quaderni del Conservatorio G. Tartini (Trieste, 1999), Gli echi dell’opera ’Le maschere nere’ di Marij Kogoj (Trieste, 2003) e Giuseppe Tartini e Luigi Dallapiccola, in Tartini “Maestro delle Nazioni” (Lubiana, 2002).

Edizioni: Trauben.it

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