La musica degenerata: il violista Stefano Zanobini interpreta sei brani per viola sola

ASCOLTANDO I/1: inizia con questa recensione la serie di presentazioni di CD di Luisa Antoni

Nel 2010 la label NovAntiqua Records ha iniziato a pubblicare un ciclo di CD, dedicati a musicisti che sono stati in un modo o nell’altro vittime del nazismo e sino ad oggi sono stati dati alle stampe 4 volumi. I primi tre hanno come protagonista l’ensemble Alraune, il terzo si avvale della collaborazione del mezzosoprano Federica Carnevale. Il quarto ha, invece, un unico esecutore: il violista Stefano Zanobini.

Il ciclo di CD, che ha in previsione un’ulteriore uscita a settembre 2022, reca il titolo Musica & Regime, ha proposto brani, di quelli che vennero definiti i compositori ‘degenerati’, intendendo con questo termine i compositori che non rientravano nei canoni stilistici del Reich o che erano di origini ebraiche. In tutte e quattro le pubblicazioni, sinora uscite, gli esecutori hanno inserito un brano in prima registrazione assoluta.

L’ultima uscita di Musica & Regime, la nr. 4, si compone di due CD, per un totale di 85 minuti di musica. I compositori, che il violista Stefano Zanobini ha incluso nel suo doppio CD solistico, sono Adolf Busch (1891-1952), Günter Raphael (1903-1960), Paul Hindemith (1895-1963), Béla Bartók (1881-1945), Gideon Klein (1919-1945) e Sándor Vándor (1901-1945), tutti compositori che vennero banditi per motivi diversi dal Reichmusikkammer (Dipartimento di Musica del Reich). Si tratta di musicisti molto diversi tra loro e l’ascolto dei due CD ci da un’idea della ricchezza estetica, poetica e stilistica dei decenni tra il primo dopoguerra e l’inizio della Seconda guerra mondiale. Ci sono compositori che si schierarono apertamente contro il nazismo, come Adolf Busch, violinista e compositore molto amato in Germania che però criticava apertamente le scelte politiche del regime, tanto da rinunciare alla cittadinanza tedesca, per trasferirsi nel 1927 a Basilea e nel 1939 in USA, dove fu impegnato sia come concertista che come insegnante; o Paul Hindemith, che inizialmente collaborò con il regime, ma la cui musica non suonava abbastanza eufonicamente, così da essere costretto ad emigrare in USA nel 1940; o Béla Bartók che, dopo la proclamazione della Entartete Musik (musica degenerata) si autodenunciò e chiese di essere inserito nell’elenco dei musicisti non graditi. Mentre gli altri tre compositori, presenti nel CD, Raphael, Klein e Vándor furono di origini ebree: Raphael si salvò grazie a un lungo ricovero in ospedale, Klein venne rinchiuso a Terezin e poi deportato ad Auschwitz, mentre Vándor fu arrestato e barbaramente torturato dalle SS.

Il doppio CD si propone all’ascolto con una bellezza e ricchezza di dimensioni sonore, rese vive e diversificate con gusto e sensibilità dalle interpretazioni di Zanobini. Stefano Zanobini, che ha studiato con Piero e Antonello Farulli e Danilo Rossi, si è perfezionato in Germania con Nobuko Imai alla Musikhochschule di Detmold e di Norimberga. Oggi è Prima Viola dell’ORT Orchestra della Toscana, membro fondatore dell’ensemble barocco Alraune e preparatore di ÂME Amateur Music Ensemble presso la Scuola di Musica di Fiesole.

L’asse, intorno al quale ruota il progetto discografico, è il brevissimo frammento dal titolo Mesto che Bartók ha posto come incipit solistico di viola al suo sesto quartetto, una sorta di lamento che l’interprete e gli editori hanno voluto investire di un significato commemorativo per ricordare i compositori morti a causa della furia nazista. Prima del Mesto bartokiano ci sono la Suite di Busch e le due Sonate di Raphael e Hindemith che ben rappresentano il percorso di sviluppo della musica del XX secolo, un percorso che ci porta dagli echi bachiani di Busch attraverso la risoluzione e sublimazione di questi echi nella temperie musicale tardo romantica per giungere al mondo musicale ben più contemporaneo di Hindemith. Fanno da contraltare a questa prima parte il Praeludio di Gideon Klein e la Sonatina di Sándor Vándor, meno imponenti e più interiorizzati.

Il doppio CD risulta essere di piacevole ascolto, grazie anche alla magistrale interpretazione di Stefano Zanobini che è sicuramente uno dei violisti più interessanti della sua generazione.

Qui sotto i link:
… all’intervista su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=L2aoPFsaZZw
… alla trasmissione radiofonica Sonoramente Classici per Radio Capodistria: https://www.rtvslo.si/4d/arhiv/174749048?s=radio_ita
… alla presentazione per la trasmissione Quarta di Copertina per TV Capodistria: https://www.rtvslo.si/4d/arhiv/174769617?s=tv_ita

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