Il/la compositore/ice trovano ispirazione nei modi più disparati. A me è successo di aver trovato la scintilla che mi ha fatto scrivere il brano Bilečanka nella mia esperienza infantile, durante la quale ho fatto parte del Coro giovanile della Glasbena Matica, un ensemble vocale che – sotto la direzione di un allora giovanissimo Stojan Kuret – è diventato uno dei gruppi corali giovanili di riferimento della regione Friuli Venezia Giulia e della Slovenia (allora ancora parte della Jugoslavia).
Come gruppo corale andavamo per concorsi e in tournée e uno dei brani che amavamo molto cantare era la Bilečanka, un canto partigiano che è diventato canto popolare, conosciuto in tutti i Balcani. Composto da Milan Apih nel 1940, durante l’internamento nel lager fascista di Bileća in Erzegovina la Bilečanka è un canto corale. Apih, che era sloveno di nascita (era nato nel 1906 a Celje) la compose nella sua lingua madre, ma ben presto ne fu eseguita una versione in serbocroato e divenne uno dei canti resistenziali contro il nazifascismo tra i più noti. Venne cantata per la prima volta il 1.o maggio 1940 dal coro formato dagli internati del lager, coro diretto dallo stesso Apih.
Il mio brano per saxofono e pianoforte, che è stato scritto nel 2017, ha come sfondo in lontananza il canto popolare, ma si sviluppa autonomamente, mostrando solo qua e là dei frammenti quasi riconoscibili. Commissionato dal Festival Camino Contro Corrente 2017, è stato eseguito per la prima volta dalla saxofonista Margherita Crisetig e dal pianista Paolo Notargiacomo il 28 ottobre 2017 all’Auditorium Davide Liani a Camino al Tagliamento.
Questa è la registrazione, realizzata dallo Studio Parametrik-Gaber Radojevič, alla Sala Grande della Scuola di musica di Capodistria. Ne sono interpreti la saxofonista Margherita Crisetig e la pianista Beatrice Zonta.
… e anche questo brano farà parte del mio album digitale di prossima uscita.
Nel link qui sotto un estratto dal brano Bilečanka per saxofono e pianoforte.